Facebook, Instagram, Google, YouTube...
Se avete un’azienda, un’attività fronte strada, o siete dei liberi professionisti, probabilmente questa è una delle prime domande che vi siete posti quando avete pensato di fare delle campagne pubblicitarie (su Facebook o altre piattaforme poco importa), o la prima domanda che avete posto al vostro consulente.
L’unica risposta giusta è “dipende”, e se leggerete questo articolo scoprirete il perché.
Ci sono alcuni parametri da tenere bene a mente.
Sono, o almeno dovrebbero essere, dettati dal buon senso.
Purtroppo però, a causa della disinformazione creata da pochi, spesso in azienda ci imbattiamo in domande di questo tipo:
“Ho investito 100 euro e ho venduto solo 4 biglietti”.
“Mi avevano detto che con 3€ al giorno avrei riempito il negozio”.
“Ma come, 1000 euro per tutto non bastano?”.
“Voglio fare l’e-commerce come...
Per ovvie ragioni sono molto curioso e analizzo molto spesso pubblicità, comunicazione e funnel di presunti marketers di successo (mi astengo dal commentare).
Una delle criticità che vedo più spesso è la mancanza di coerenza tra la comunicazione e il prodotto o servizio che viene offerto.
Questo esempio è lampante: mi spunta su Facebook l’ennesima pubblicità di un presunto marketer americano che guadagna più di 10 milioni di dollari l’anno.
Che promuove un modo per guadagnare con la vendita in affiliazione di prodotti che costano dai 2000 ai 10.000 $ l’uno
Che racconta in un webinar di 15 minuti come vendere prodotti ad alto costo convenga poiché bisogna fare meno vendite per raggiungere un fatturato maggiore.
Che parla del nulla poiché il contenuto del webinar è semplicemente: faccio inserzione su Facebook, le persone finiscono su una pagina di vendita, una persona su 100 compra un prodotto da...
Nei miei video e, sopratutto, quando sono dai miei clienti, parlo spesso di “ECOSISTEMA” di marketing.
Ma cosa vuol dire, in pratica?
Vuol dire:
Nel mio video ti faccio un esempio REALE di quello che stiamo facendo per un grosso cliente della mia società, precisamente per una S.p.A. in ambito finanziario.
Applica quel che puoi anche al tuo business e otterrai grandi benefici.
Immagino la scena: sei un libero professionista o hai una PMI o un negozio fronte strada.
Cominci a studiare il marketing.
Ti imbatti nel “posizionamento”, un concetto chiave.
Cerchi degli esempi, e trovi la Coca Cola e la Ferrari.
Peccato che tu abbia un bar, non una multinazionale.
Cerchi di approfondire, e ti dicono che “devi focalizzarti su un unico prodotto o servizio”.
Peccato che tu ne venda 10 di prodotti, e ognuno di quei 10 rappresenta, per te, il 10% del fatturato.
Posizionarsi non vuol dire NECESSARIAMENTE “butto il 90% del mio fatturato dalla finestra e faccio una cosa sola”.
In questo video ti porto due esempi, semplici, di come applicare le leggi del posizionamento nella vita reale.
Chi si occupa di digital marketing, e ancor più l'imprenditore medio, è sempre tentato dall'ultima diavoleria tecnologica.
I bot sono meglio delle email.
Instagram sta sostituendo Facebook.
Fare i video è meglio degli articoli.
In realtà non si dovrebbe mai cambiare quel che funziona, ma, in un processo ciclico, migliorare quel che già funziona e aggiungere (non sostituire) altre funzionalità.
Qualche giorno fa hanno chiuso l'account Instagram (da 100.000 followers) ad una ragazzina statunitense, tale Jessy Tailor.
Apparentemente è successo perché degli hater hanno inviato segnalazioni a raffica, e Instagram ha pensato bene di provvedere chiudendo l'account.
La ragazza è rovinata, per fortuna è giovane e potrà ricreare tutto.
Ma se si fosse trattato di una azienda?
Magari con dipendenti, costi fissi elevati? E' per questo che non bisogna mai avere tutte le uova nello stesso paniere, e differenziare gli assets.
Te lo spiego meglio in questa diretta: potrebbe evitarti decine di migliaia di euro di perdite in caso di problemi.
Benché (stranamente) poco pubblicizzata, da qualche tempo è attiva una nuova, strepitosa opportunità per chi fa pubblicità su Facebook: integrare la chat di Whatsapp.
Il concetto è molto semplice: oltre a poter invitare le persone a visitare il proprio sito oppure a inviare un messaggio tramite Messenger, ora è possibile anche invitare all'apertura di una chat Whatsapp.
La cosa è molto interessante, sopratutto per mercati dove la diffusione di Facebook Messenger non è ancora elevata (pensiamo ad esempio agli over 55).
Due step fondamentali:
1) Utilizzare Whatsapp Business e collegarlo alla propria pagina Facebook tramite le impostazioni del Business Manager
2) Creare una nuova campagna con obiettivo Traffico, Interazione o Conversioni (gli unici tre che, nel momento in cui scrivo questo articolo, sono disponibili per l'integrazione con Whatsapp.
Nella fase di creazione dell'annuncio vedrete, oltre ai soliti "Click a sito web" e...
Nel momento in cui scrivo questo articolo è in corso l’89esimo Salone dell’Automobile di Ginevra, al quale, indirettamente, siamo presenti anche noi.
Abbiamo infatti aiutato Puritalia Automobili a promuovere il lancio della loro ultima Fuoriserie, la Berlinetta.
Ma come si può, usando i social network, creare hype su una fuoriserie da quasi mezzo milione di euro e farla diventare la protagonista di una manifestazione così importante?
In un video di 5 minuti cerco di riassumere quello che abbiamo fatto: eccolo qui...
50% Complete
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.